Per la prima volta, nell’utilizzo delle lenti oftalmiche, non sarà più il portatore ad adattarsi alle lenti progressive, ma la geometria sarà costruita in modo tale da soddisfare le sue esigenze.
Per costruire una progressiva totalmente personalizzata è necessario prendere in considerazione le informazioni complete sul comportamento visivo di ogni persona, la dinamica dello sguardo, poiché questa è unica e determina il modo in cui vengono utilizzate le lenti oftalmiche. La dinamica dello sguardo insieme alla prescrizione, i dati sulla posizione d’uso e i dati della montatura sono necessari per offrire una lente progressiva perfettamente adattata alle esigenze visive di ogni paziente.
LENTI PROGRESSIVE ALTAMENTE PERSONALIZZATE
Come specialisti, abbiamo accesso a diverse tipologie di personalizzazione della lente, in modo da poter creare il massimo comfort per il portatore.
Doversi adattare alle lenti progressive è una fonte di preoccupazione per molti presbiti. Grazie alla possibilità di personalizzazione, siamo in grado di minimizzare ed eliminare le distorsioni laterali e la percezione di ondeggiamento, principali responsabili delle difficoltà di utilizzo. Potrai beneficiare di una visione immediata sin dal primo momento e una visione nitida e senza deformazioni per un comfort ottimale.
I movimenti della testa sono necessari per poter osservare l’ambiente nella sua interezza.
La loro funzione all’interno della dinamica dello sguardo è quella di correggere i movimenti oculari per garantire una corretta fissazione nella fovea.
Per eseguire i movimenti della testa, usiamo la combinazione testa-collo. Quando la testa è ruotata, il sistema oculomotore provoca una torsione degli occhi che mira a compensare la perdita di verticalità che l’immagine retinica subirebbe in queste condizioni. La torsione RVO (Riflesso vestibolo-oculare) (vedi illustrazione) è responsabile di questo processo.
Quindi, quando la testa è ruotata a destra, gli occhi si spostano a sinistra, viceversa, se a sinistra, gli occhi si spostano a destra.
CREAZIONE DELL’IMPRONTA DIGITALE
Un visore per la realtà virtuale supportato dal software MATRICE DIGITALE®, appositamente progettato per analizzare la dinamica dello sguardo di un paziente specifico, consente di misurare i movimenti degli occhi e della testa in modo controllato nel Metaverso un ambiente noto privo di condizioni esterne.
Questo strumento esegue un test di stimolo che tiene conto di tutte le distanze di visualizzazione in un ambiente controllato. La realtà virtuale permette di simulare il mondo esterno in maniera digitale fornendo la massima immersione possibile in un ambiente multisensoriale. Questa immersione consente all’utente di vivere l’esperienza in prima persona, permettendogli di vedere e sentire come se si trovasse davvero all’interno del mondo virtuale. L’utilizzo di questa tecnologia permette di controllare, in ogni momento, l’oggetto che viene utilizzato come stimolo e la sua posizione, annullando l’interfaccia utente-dispositivo e stabilendo una relazione diretta tra di loro.
Una volta che l’utente entra nell’ambiente virtuale la sua dinamica di visione sarà valutata, grazie ai movimenti pilotati, sia nella sua posizione abituale che nelle varie condizioni di luce, fornendo una diagnosi ripetibile e obiettiva.
La durata del test è di circa 2 minuti, durante i quali la dinamica dello sguardo sarà valutata da una distanza prossima fino all’infinito in modo fluido, il che ci permette di affermare che la dinamica dello sguardo viene valutata in un ambiente multidimensionale.
L’ottico-optometrista grazie ottiene un codice con il diagramma della dinamica dello sguardo, unica per ciascuno dei pazienti.
Questo strumento permette a noi professionisti di rilevare le principali caratteristiche della mappa generata durante il test e di offrire una diagnosi rigorosa e precisa della dinamica dello sguardo di ogni paziente da cui vengono costruite le lenti progressive.